NutriScore: perché è inaffidabile e come Luminatens offre un’alternativa più trasparente

NutriScore: perché è inaffidabile e come Luminatens offre un’alternativa più trasparente

Negli ultimi anni, il sistema NutriScore è stato adottato in diversi Paesi europei per aiutare i consumatori a scegliere alimenti più sani. Ma quanto è realmente efficace questo semaforo nutrizionale? E soprattutto: può essere considerato uno strumento affidabile per chi desidera mangiare in modo consapevole e personalizzato?

In questo articolo analizziamo i limiti strutturali del NutriScore, spieghiamo perché può risultare fuorviante, e mostriamo come Luminatens, l’app per l’analisi nutrizionale personalizzata, rappresenti un’alternativa concreta e più completa.

Cos'è il NutriScore e come funziona

Il NutriScore è un’etichetta colorata che assegna un punteggio agli alimenti, da A (verde scuro) a E (rosso). Il calcolo si basa su un algoritmo che somma punti positivi e negativi, tenendo conto principalmente di:

  • calorie
  • zuccheri
  • grassi saturi
  • sale
    contro
  • fibre
  • proteine
  • percentuale di frutta, verdura e legumi.

Sebbene l’intento sia nobile – rendere accessibili a tutti informazioni nutrizionali – il sistema ha numerosi limiti strutturali.

I limiti del NutriScore

1. Non valuta la qualità degli ingredienti

Il NutriScore si basa unicamente sui macronutrienti e non tiene conto della qualità e della provenienza degli ingredienti.
Questo porta a paradossi evidenti: un prodotto ultra-processato, ricco di additivi ma ottimizzato per ottenere un punteggio alto (ad esempio riducendo i grassi saturi o aggiungendo fibre isolate), può ottenere una A, mentre un alimento naturale come l’olio extravergine d’oliva, con alto valore nutrizionale, viene penalizzato con una C o D per via della densità calorica e dei grassi.

2. È generalista e non personalizzabile

NutriScore propone una valutazione unica per tutti i consumatori, ignorando che ognuno ha esigenze differenti.
Chi segue una dieta cheto predilige grassi e riduce i carboidrati: secondo NutriScore, molti alimenti adatti a questo regime riceverebbero voti negativi. Lo stesso vale per chi segue una dieta vegana o carnivora.

3. Favorisce prodotti industriali

Molti prodotti vengono progettati per “vincere il NutriScore”: aggiungendo fibre sintetiche, riducendo grassi o usando edulcoranti. Questo genera un’illusione di salubrità, anche quando si tratta di alimenti poco naturali e altamente processati.

Come Luminatens offre un'alternativa migliore

Valutazione personalizzata

A differenza del NutriScore, Luminatens adatta il punteggio nutrizionale al tuo profilo personale: dieta seguita (onnivora, vegetariana, vegana, keto, carnivora) e categoria alimentare.
Questo permette di ricevere indicazioni più coerenti con i tuoi obiettivi.

Analisi nutrizionale dettagliata

Ogni scansione ti fornisce valori precisi per 100g, con calorie, carboidrati (e zuccheri), proteine, grassi (e saturi), fibre e sale.
Non un semplice semaforo, ma dati utili per decidere in autonomia.

Monitoraggio avanzato

Luminatens tiene traccia della tua alimentazione con uno storico completo e offre grafici di tendenza, distribuzioni dei macronutrienti, confronto tra periodi, word cloud alimentari e molto altro.
Gli utenti del piano Pro accedono a scatter plot, box plot, confronto periodico e analisi del punteggio nutrizionale.

Nota di trasparenza: lettura degli ingredienti

Attualmente, Luminatens non analizza la lista ingredienti dei prodotti scansionati, ma si basa esclusivamente sui valori nutrizionali riportati in etichetta.
Tuttavia, questa è una funzionalità prevista per il futuro, per rendere ancora più completa e affidabile l’analisi dei prodotti.

Se sei curioso di conoscere i diversi tipi di etichette alimentari esistenti, dai un'occhiata al nostro altro articolo!

Approfondimenti e Fonti

  1. L’Antitrust italiana avvia cinque istruttorie contro il Nutriscore
  2. Etichettatura, anche l’Antitrust boccia il NutriScore
  3. Nutri-Score: l'etichetta che l'Italia non vuole
  4. Ue: l'Italia blocca il NutriScore, è un attacco al Made in Italy
  5. NutriScore: i dubbi della comunità scientifica